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  • Una primavera dolorosa
    Aug 25 2025
    Partendo dal romanzo incompiuto La mort i la primavera della scrittrice catalana Mercè Rodoreda, Marcos Morau traduce nel linguaggio della danza la rinascita della primavera, ovvero il potere della natura di rigenerarsi.

    Scritto durante gli anni ‘60, ma pubblicato nel 1986 postumo alla sua morte, il romanzo è ambientato in un paesaggio indefinito nello spazio e nel tempo, caratterizzato da una natura sinistra e minacciosa. Analogamente, Morau con la compagnia La Veronal evoca attraverso il gesto e il corpo una primavera associata alla morte e all'oppressione. A rendere l'atmosfera ancora più inquietante, lo spettacolo viene accompagnato dalle note di Maria Arnal, compositrice ed interprete della musica originale.

    In questo episodio, Matilde ci racconta le sue impressioni sullo spettacolo.

    Foto di copertina: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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    6 Min.
  • Tuttə felici e contentə
    Aug 21 2025
    Fables di Virgine Brunelle è un'opera realizzata nel 2022 per una compagnia di dodici danzatori/trici e un pianista dal vivo. Lo spettacolo è singolare perché si ispira ad una comunità di anarchici che tra l'Ottocento e Novecento decide di ritirarsi sul Monte Verità in Svizzera, per sfuggire all'industrializzazione dilagante e costruire la propria società ideale.

    Lo spettacolo, diviso in tableaux, fa un excursus sulla storia della nostra società, partendo dalla modernità, fino ad arrivare all'utopia di una società priva di costrutti sociali.
    Giulia che ha visto lo spettacolo, ci racconta la sua in questo episodio.

    Foto crediti: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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    6 Min.
  • Viaggio su un'altra Terra
    Aug 20 2025
    On the Earth di Wayne McGregor ha sorpreso Caterina e Luigi con quella che è stata definita la prima installazione coreografica post-cinematica al mondo. In pratica, non hanno visto dei ballerini sul palco, ma hanno assistito ad una performance video 3D a 360°, immergendosi quindi completamente nella coreografia. Lo spettacolo è arricchito con numerosi effetti speciali fatti con l'intelligenza artificiale, anche se i temi che vengono sviscerati, almeno secondo Caterina e Luigi sono un concentrato di umanità: l'amore, e la crescita interiore.

    Crediti immagine di copertina: Revi Deevers
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    9 Min.
  • Un vulcano di emozioni
    Aug 8 2025
    Anche se ultimamente per Biennale Danza passano spettacoli molto multidisciplinari, Giulia, assidua frequentatrice della rassegna, ci assicura che Ventre do Vulcao di Tania Carvalho è la cosa più vicina alla danza che abbia visto negli ultimi tempi.
    Sul palco si vede la sola figura di Tania Carvalho muoversi assieme alle luci, che accendono e spengono elementi sullo spazio, come fossero protagonisti con lei sulla scena. Le musiche invece, dai suoni striduli e coinvolgenti, trasmettono al pubblico un senso di inquietudine crescente.
    Lo spettacolo cerca di iscenare dei sentimenti esplosivi, dalla potenza latente, che come un vulcano non si sa mai bene quando saranno espulsi.

    Voce e testo di Giulia

    Foto di copertina: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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    7 Min.
  • Il mito del movimento
    Jul 29 2025
    Dopo il Leone d’Argento ricevuto alla Biennale Danza 2023, TAO Dance Theatre è tornata a Venezia con due nuove creazioni, parte dell’inconfondibile serie numerica. Due anni fa avevano ammaliato il pubblico lagunare con la potenza ipnotica del loro linguaggio coreografico, per questo il loro ritorno era atteso, desiderato. Anche noi di Radio Ca Foscari li avevamo seguiti con grande interesse, con un episodio dedicato qui su tutta scena!

    Quest’anno tornano in città con 16 e 17, due coreografie firmate da Tao Ye, ciascuna della durata di 26 minuti, che proseguono con coerenza e disciplina la loro ricerca sul corpo come pura forma in movimento, tra ripetizione, ritmo e astrazione.

    Musica: Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org).
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    8 Min.
  • In C, ma come essere in A!
    Jul 25 2025
    Il progetto della coreografa Sasha Waltz si sviluppa da una partitura datata 1964, del musicista statunitense Terry Riley, uno dei padri del minimalismo musicale. La composizione prevede 53 moduli musicali eseguiti in sequenza libera che Waltz trasforma in altrettanti movimenti coreografici.

    La versione proposta a Venezia di “In C”, viene eseguita dai danzatori di Biennale College, ed è un’evoluzione di uno spettacolo che in realtà aveva visto la luce nel 2021 e che però non è mai lo stesso.

    Musica: Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org).
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    6 Min.
  • Un'ignota identità
    Jul 23 2025
    Chiudiamo i nostri racconti dal Venice Open Stage con la recensione di Sdisoré, spettacolo a cura del gruppo UROR, interpretato da Evelina Rosselli.
    La performance è una rivisitazione dell'Orestea di Eschilo, la tragedia greca che racconta gli assassini di Agamennone, Coefore, Eumenidi.
    Sul palco viene messo in scena un dialogo tra Oreste, Clitennestra, Egisto ed Elettra, tutti i personaggi interpretati dalla sola Evelina Rosselli, servendosi di diverse lingue e dei continui cambi nel tono di voce.
    La rivisitazione grottesca della tragedia greca rende lo spettacolo a tratti quasi disturbante, grazie ad una performance cruda e dolorosa, caratteristiche che enfatizzano la bravura dell'attrice.

    Voce e testo di Caterina.
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    9 Min.
  • Una crepa che si muove
    Jul 22 2025
    Andare al VOS non significa solo vedere spettacoli all'aria aperta, ma anche assistere a delle conferenze interessanti e d'ispirazione, come quella sulla critica teatrale di mercoledì 9 luglio. C'erano le giornaliste Ilaria Cecchinato (Gagarin Orbite Culturali, Altre Velocità) e Alice Strazzi (La Falena, Stratagemmi, Hystrio), la ricercatrice Giada Cipollone (Università IUAV di Venezia), e i giornalisti Giuseppe di Lorenzo (AltreVelocità) e Graziano Graziani (Fahrenheit Rai Radio3).
    L'incontro è stata per noi l'occasione per riflettere anche sul nostro modo di raccontarvi ciò che vediamo.

    A seguire abbiamo assistito allo spettacolo Rimaye di AZIONIfuoriPOSTO, una rappresentazione a metà tra la danza ed il teatro, frutto di una riflessione sul lo sciogliemento dei ghiacciai che stiamo oggi assistendo, a causa del cambiamento climatico. Lo spettacolo ci invita a pensare alla preservazione di questi paesaggi non tanto dal punto di vista fisico, perché ne siamo impossibilitati, ma da quello della memoria, cercando di mantenere vivo il loro ricordo di generazione in generazione.

    Testo e voce di Ilaria.

    Musiche: Till Paradiso - Breakfast Bread
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    8 Min.