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  • 🎧 La notte che si fece carne (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    La notte che si fece carne (Marcella Boccia)

    La notte scivolò dentro di me,come una ombra che non chiede permesso,e divenne carne,dove i sogni si sbriciolano come polvere tra le dita,dove ogni stella è una ferita che non sa di sangue.Mi avvolse il silenzio di un abisso senza fondo,e mi parlò con la voce di chi ha visto tutto,senza mai restare,senza mai scoprire la luce che cercava.La notte non è più solo un’assenza di tempo,è carne che pulsa, che respira,che si piega, che urla,mentre l’oscurità la stringe come un amante senza nome.E dentro, il suo cuore è fatto di cenere,di respiri affannati che non sanno di vita,di mani che non trovano il caloree labbra che non si sfiorano mai.Ogni battito è un pezzo di cielo che si sgretola,ogni sussurro è una promessa non mantenuta,ogni passo una scia che non lascia traccia.La notte che si fece carneè il corpo che non riconosciamo più,è il desiderio che non osa sfiorare il giorno,è la paura che non ha più volto.Siamo figli della notte che ci ha accolti,che ci ha strappati alla luce,che ci ha legati alla terra con catene invisibili,che ci ha insegnato il dolore senza fiato.Eppure, nel cuore di quella carne,c’è una forza che non può morire,una memoria che non smette di bruciarecome una fiamma che non può essere spenta.La notte che si fece carneè il nostro specchio oscuro,è la parte di noi che non vogliamo vedere,ma che continua a chiamarci,sempre,con il suo respiro profondoe la sua promessa di infinito.
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  • 🎧 L’ultima sillaba del silenzio (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    L’ultima sillaba del silenzio (Marcella Boccia)

    C’è un silenzio che pesa come una preghiera muta,che scivola tra le labbra senza parlare,un silenzio che ha il volto di un addio mai detto,e dentro, lo sento, c’è un grido che non ha più voce.L'ultima sillaba del silenzio è come il battito di un cuoreche ha smesso di credere nella luce,che ha dimenticato la paura,che ha visto l'infinito e ha chiuso gli occhi.Il silenzio parla nei vuoti,dove nessuna parola può entrare,dove il respiro è un eco lontano,come l’ombra che si allunga al tramonto,come il sogno che si dissolve all'alba.Eppure, nell’ultima sillaba,c’è un filo che lega tutte le cose non dette,c’è una verità che non ha nome,un dolore che non chiede perdono,un amore che non sa di tempo.L’ultima sillaba è un’onda che non si frange,è la parola che scivola nel buio,è l'istante prima che la luce muoia,prima che l’anima si perda nel vento.E nel silenzio, lì,dove le parole non arrivano più,dove l’eco si fa polvere,resta un’ombra di ciò che non è mai stato.C'è una solitudine che si nutre di silenzi,un’oscurità che cresce come radici sotto la pelle,un volto che non vediamo più,perché è sparito dentro la tempesta del non detto.Eppure, in quella sillaba finale,c’è la fine e l’inizio di ogni cosa,c’è la chiusura del cerchio,e insieme, l’apertura di un abisso che non si colma.L'ultima sillaba del silenzio,è l’addio che non trova la sua fine,è la mano che non si è mai stesae l'anima che non ha mai conosciuto la pace.Eppure, come il battito che non cessa mai,quel silenzio continua a vivere,continuando a riempire il vuotocon la sua assenza,con il suo peso di non essere mai statoeppure di essere sempre.
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  • 🎧 E se l’anima avesse un peso? (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    E se l’anima avesse un peso? (Marcella Boccia)

    E se l’anima avesse un peso,come un sasso che non si può sollevare,un carico invisibile che curva la schiena,che appesantisce il respiro,che ti inchioda al corpo che non sai più amare?Sarebbe un peso fatto di sogni non sognati,di parole non dette,di abbracci mai stretti,di amori che non si sono mai sfiorati.E se l’anima avesse un peso,quale sarebbe il suo peso,se non quello della solitudineche cresce come una pianta senza luce,senza terra,senza radici che possano nutrirla?Immagina,se l’anima avesse un peso,sarebbe come il vento che non si ferma mai,come il mare che non sa darsi tregua,come la pioggia che non smette di cadere,nonostante tutto.Eppure, in quel peso,c’è la bellezza di ciò che non si può contenere,la vertigine di un universo che non ha confini,la consapevolezza che, nonostante il peso,si vive,si respira,si ama,si perde.E se l’anima avesse un peso,forse sarebbe fatto di lacrime non versate,di baci mai rubati,di speranze morte prima di nascere.Un peso che non si vede,che non si sente,ma che affonda nel pettocome una lama che non lascia cicatrici,ma che fa sanguinare dentro.E allora ci si chiede:quanto pesa davvero vivere,quanto pesa non essere mai abbastanza,quanto pesa l’amore che non ti appartiene?E se l’anima avesse un peso,forse sarebbe il peso di un sogno che non smette di chiamarti,un peso che non ti permette di dimenticarequello che non è mai stato,quello che non è mai arrivato.Un peso che è senza forma,ma che ti forma,che ti cambia,che ti consuma e ti rigenera,fino a diventare parte di te,come il sangue che scorre nelle vene,come il respiro che non si può fermare.E se l’anima avesse un peso,sarebbe il peso di un’infinità che non si misura,una vastità che non si può contenere,che non si può comprendere.Eppure, nell’assoluto di quel peso,troviamo la nostra verità,la nostra essenza,il nostro eterno anelitodi essere,nonostante tutto,nonostante il peso.
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    3 Min.
  • 🎧Il dolore che sapeva di miele (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    Il dolore che sapeva di miele (Marcella Boccia)

    C'era un dolore che sapeva di miele,dolce e amaro, come un bacio rubatosulle labbra che non sanno dimenticare.Era un dolore che scivolava lento,come miele caldo, tra le pieghe del cuore,un abbraccio che ti consumae ti lascia senza fiato,senza respiro,come se il mondo stesso fosse svanitonel silenzio di un ricordo che non sa di nientese non di mancanza.Sapeva di miele,ma nel suo sapore c'era il ferrodi una ferita che non guarisce.Era dolce,come il sorriso che non ho mai avuto,come l'amore che non sono riuscita a toccare,come un sogno che non si è mai avverato,ma che ti scorre nelle venecon la tenerezza di un veleno che ti sveglia.Quel dolore mi ha insegnato a non dire,a non chiedere mai nulla,perché il silenzio era la mia unica verità.Eppure, dentro quella dolcezza amara,ho imparato a danzare con l’ombra,a cantare senza voce,a vivere senza mai vivere.Era un dolore che non chiedeva perdono,perché sapeva che non c’era niente da perdonare,che il cuore è fatto per spezzarsi85e per ricomporsi in mille frammentiche non hanno mai forma.C’era un dolore che sapeva di miele,un miele che scivolava tra le ditacome un sogno che non si afferra mai.Ogni goccia di quell’amaro nettareera un ricordo che non mi ha mai lasciato,un eco che risuona nell'anima,un battito che non riesce mai a fermarsi.Eppure, in quella dolcezza,c'era anche la bellezza di ciò che è perduto,la luce che sfugge quando più la cerchi,il respiro che ti manca,ma che ti fa vivere ancora.Era un dolore che sapeva di miele,di sogni infranti, di parole taciute,di attimi che non tornano,ma che ti restano,come un'impronta invisibilesulla pelle che ha smesso di sanguinare.Era un dolore che ti segnasenza mai lasciarti andare,un dolore che resta,come il miele che non si scioglie,come il ricordo che non muore mai.
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    3 Min.
  • 🎧 L’abisso nei tuoi occhi (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    L’abisso nei tuoi occhi (Marcella Boccia)

    Nel fondo dei tuoi occhi c’è un abisso,un buio che non chiede di essere esplorato,ma che mi risucchia,mi avvolge,come un fiume che non ha più sponde.Sono polvere nel vento dei tuoi sguardi,eppure, lì, nel cuore di quell'oscurità,trovo una quiete che non appartiene a nessuno.Hai occhi che non riflettono il mondo,ma lo inghiottono,come un oceano che non ha pietà.In essi non c’è luce,ma una bellezza straziante,un’energia che mi sfiora,eppure non mi tocca.Lì, dove la speranza diventa cenere,trovo il respiro che non osa svanire.L’abisso nei tuoi occhi è una promessa rotta,un sogno che non ha mai voluto nascere,una terra che non conosce giustizia.Ogni volta che mi perdo in quei cerchi scuri,sento il peso di un peccato non commesso,la vertigine di un amore che non ha mai avuto forma,ma che brucia come il vento che spazza le rovine.In quei tuoi occhi,vedi ciò che non posso vedere,vedi l’inferno che non ho il coraggio di vivere,lì dove ogni ombra prende vita,e ogni parola è un passo che non si fa.Ma tu, silenzioso, guardi senza vedere,perché nel tuo abisso c’è già tutto:83la solitudine,il dolore,la fine di ogni speranza.Eppure, dentro quell’abisso,trovo una verità che mi incanta:che non c’è paura,che non c’è morte,che non c’è altrose non la profondità del tuo sguardo.Un abisso che non si colma,un amore che non si consuma,un respiro che non si spegne,perché nessuno può sfuggireda ciò che non è mai iniziato.L’abisso nei tuoi occhi è il mio destino,la mia condanna e la mia libertà,è il luogo in cui perdo me stessaper ritrovarmi sempre,ancora una volta,ancora in quella vertigine che non finisce.Nel fondo dei tuoi occhi,io sono tutto e niente,eppure, non posso smetteredi guardare
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    2 Min.
  • 🎧 Gli amori che bruciano senza fiamme (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    Gli amori che bruciano senza fiamme (Marcella Boccia)

    Ci sono amori che non sanno di fuoco,eppure bruciano,sino a ridurre in cenere le ossa e l’anima.Sono amori che non chiedono luce,che si consumano nel buio di una promessa non detta,nel silenzio che si fa più rumorosodella voce di chi ha paura di amare.Bruciano senza fiamme,perché la passione è un’ombrache non ha mai toccato il corpo.Sono amori che camminano su fili di ragnatela,che non lasciano tracce,che non urlano,ma si insinuano sotto la pelle,là dove il cuore diventa polveree il respiro si fa sempre più lento.Non c’è fiamma,eppure sento il calore che mordeogni angolo di me.Sono amori che non vogliono parole,che non sopportano la luce del giorno,che vivono nel crepuscolodi un incontro mancato.Hanno il sapore di ciò che non si è mai detto,di ciò che si è sempre temuto,di ciò che non si può toccare,ma che è più vicino di ogni corpo.Bruciano senza fiamme,perché la fiamma sarebbe un tradimento,una rivelazione troppo cruda per essere vissuta.Eppure, dentro di me,sento ogni parte di quel fuocoche divora,che consuma,che spegne la volontà di fermarsi.Gli amori che bruciano senza fiammesono quelli che non finiscono mai,che non si spengono,ma continuano a camminare nei miei sogni,in ogni angolo oscuro della mia mente,in ogni battito che batte più forteal pensiero di ciò che non è mai stato,di ciò che non è mai stato detto.Sono amori che non hanno forma,eppure occupano ogni spazio del cuore,sono ombre che non si stancano di seguirmi,sussurri che non cessano di chiamarmi.E quando penso di essermi allontanata,loro mi trovano,come polvere che non si può spazzare via.Bruciano senza fiamme,perché non c’è niente di più ardentedi un amore che si consuma nel silenzio,nella sua stessa impossibilità.Sono gli amori che non muoiono mai,che non finiscono mai,perché non sono mai iniziati.
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    3 Min.
  • 🎧 Dove finisce l’infinito (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    Dove finisce l’infinito (Marcella Boccia)

    Dove finisce l’infinito,quando l’orizzonte non ha più il coraggiodi essere soltanto sogno,quando la luna smette di sospiraresui fiumi che scorrono nel buio,dove finisce l’infinitoe inizia la fine che non vediamo?Là, dove il respiro si spezza,dove il cielo non è più cielo,ma solo il ricordo di un abbraccioche non ha mai avuto forma,dove finisce l’infinitoe il corpo si dissolve nella polveredi stelle che non sono mai nate?Forse finisce in un angolo nascostodella mia anima,dove ogni dolore è un semeche germoglia in silenzio,dove ogni sogno non sa piùse è sogno o realtà,dove la mente si arrendeal peso di ciò che non può essere detto.L’infinito non finisce,è solo una promessa infranta,una traccia di luce che non riescea restare ferma nella notte,una fiamma che brucia senza consumarsi,una terra che non si lascia mai percorrere.Finisce là, dove io non posso arrivare,dove ogni passo è un altro passoverso l’immenso vuotoche mi chiama a non esistere.Eppure, ogni volta che guardol’orizzonte che non si piega,mi chiedo se non sia solola mia solitudine che si riflettein quell’infinito che sfugge,se non sia solo il mio respiroche non trova mai spazioin quel cielo che non mi appartiene.Dove finisce l’infinito?Finisce dove tutto comincia,nella piega nascosta del cuore,nella parola che non ho mai detto,nell’ombra di ciò che sonoe che non voglio più vedere.E finisce sempre,ogni volta che penso che possa finire,nell’eterno ritorno del nullache mi scivola tra le dita.
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  • 🎧 La stanza in cui nessuno torna (Marcella Boccia)
    Feb 14 2025
    La stanza in cui nessuno torna (Marcella Boccia)

    C'è una stanza,tra le pieghe del tempo e del cuore,dove nessuno entra e nessuno esce.È chiusa,ma nessuna porta la tiene chiusa,è il silenzio stesso che la sigilla,è il respiro che si fermacome un eco che non vuole mai svanire.Le pareti sono fatte di sguardi non detti,di sogni che non hanno trovato un corpo,di lacrime che nessun volto ha mai solcato.Ogni angolo è un’ombrache racconta storie che nessuno può sentire,ogni battito di cuore è un minuto che si perde,un passo che non lascia traccia.In quella stanza ci sono i voltiche non ho osato guardare,i desideri che ho seppellitosotto un mare di parole non dette,le promesse che non ho mantenuto,le mani che non ho mai stretto.È la stanza in cui la solitudineha smesso di urlare,dove il buio è diventato casa,dove ogni angolo è una feritache non vuole guarire.Eppure, in quella stanza,c’è la verità che ho paura di affrontare,c’è la verità che non ho mai avuto il coraggiodi pronunciare ad alta voce.Nessuno torna,perché non c’è ritorno da un luogodove tutto ciò che si è persoè destinato a restare.Le ombre non parlano,ma si nutrono del mio dolore,e il silenzio è più forte di ogni parolache avrei voluto dire.Ogni cosa che ho lasciatoè come sabbia che scivola tra le dita,e ogni volta che guardo quella stanza,sento il peso di ogni passo che non ho fatto,di ogni parola che non è mai arrivata.La stanza in cui nessuno tornaè il mio luogo segreto,è la mia prigione e la mia libertà,è l’abisso in cui mi perdoe il confine in cui vivo.Forse un giorno qualcuno la troverà,forse un giorno qualcuno riuscirà a entrare,ma io sarò già altrove,tra le pieghe di un sogno che non si spegne,tra le labbra di un ricordoche nessuno osa più toccare.
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    3 Min.