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Chi cerca la calma deve uccidere la confusione. Lei si mette in viaggio verso la sua infanzia, perché anche la sicaria un tempo è stata una bambina. Ma poi, proprio lei commette un errore fatale. La mano del maestro di spada si chiude a pugno. Prima di partire per la guerra cerca la lancia dell'anima. Senza preavviso, il piccoletto e il meno appariscente si trovano messi davanti a compiti all'apparenza irrisolvibili. Krosann è bruciata dalla guerra civile e conta le sue vittime. L'autoproclamato re Schohtar si serve di poteri più forti della morte.

La grande saga fantasy continua (4/7). La sicaria desidera tornare alla sua libertà e alla sua indipendenza. Ma le ombre del passato, gli incontri del presente e le imprese del futuro sono più mortali che mai. Non solo un vecchio nemico, una ragazzina e un intero popolo impegnano le sue forze. Al Castello di Felsbach, Karek non ha tregua. Il re combatte contro la sua malattia mortale, la guerra civile incombente e i disordini a corte sono quasi fuori controllo... e i suoi amici fanno una scoperta terribile.

Quanto odio più entrare in una vita? Lei è un’assassina – senza nome, senza infanzia, senza scrupoli. Mentre gli altri esitano, pensano a cosa sia bene o male, giusto o sbagliato, lei sta già agendo. Di solito scegliendo male e sbagliato. Un passato perduto che ribolle in profondità dentro di lei sta cercando di trovare un modo per tornare in superficie. Nel regno di Toladar molte mani avide cercano di prendere la corona. Il giovane erede al trono, il principe Karek, è poco interessato agli intrighi, fino a quando non inciampa nell’eredità di divinità dimenticate da molto tempo.

La Krosann Saga: 50.000 recensioni entusiaste (ebook, cartaceo, audiolibro). Il secondo capitolo dell'epopea fantasy medievale dell’autore bestseller Sam Feuerbach. La saga: parte seconda (2/7). Lei è stata abbandonata da ogni senso malvagio. Invece di tagliare la gola al principe, lo ha lasciato scappare. E ora si pretende addirittura da lei che pieghi il ginocchio nella sala del trono di re Tedore. Non lei. Mai! Meglio uccidere in piedi che vivere in ginocchio. Nell’autunno della sua vita, molto lontano dalla sua patria, fuggito dalla sua colpa.