Femminista, animalista, dedita alla medicina alternativa. Avrebbe qualche problema oggi. Ma nel XVI secolo, Rosmunda era considerata una strega. Le appassionanti avventure di una donna dallo spirito libero, in viaggio dall'Italia fino a Londra e ritorno. 

Rosmunda, sballottata da vicende che ne metterebbero alla prova la volontà di reagire, riesce invece ad affrontarle ogni volta con rinnovata energia e con una predisposizione all'amore per il prossimo che ricorda gli insegnamenti religiosi. Tutto nasce da ritrovamenti casuali di diari e di manoscritti che riportano a tempi lontani. Alvise, ai giorni nostri, ritrova casualmente un vecchio manoscritto con le memorie di una certa Rosmunda, la quale, a sua volta, aveva eletto a sua guida di vita la lettera lasciatale come eredità morale da sua nonna. Una nonna accusata di stregoneria dai compaesani, né la nipote può sfuggire, nella diffusa ignoranza popolana, alla stessa nomea. 

Le vicende, in un continuo cambio di scena, si collocano nel XVI secolo in luoghi diversi. Traggono origine in Veneto, dove Rosmunda è nata, ma troveranno svolgimento in Lombardia, fino alle lontane plaghe d'Inghilterra. Rosmunda incontrerà personaggi storici realmente esistiti o verrà a conoscenza deile loro storie. È così che il romanzo inserisce elementi storici che piaceranno agli appassionati della materia, soprattutto per l'Inghilterra di Enrico VIII.