Senza dio, senza terra Titelbild

Senza dio, senza terra

Senza dio, senza terra

Von: Marcella Boccia
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Über diesen Titel

Senza dio, senza terra è il viaggio oscuro e profondo dell’anima che esplora il non-senso, l’inquietudine e la solitudine dell’essere umano. Con una voce che unisce la potenza di Leopardi e la liricità di Yeats, Marcella Boccia ci trasporta in un mondo dove la fede è svanita e la terra sotto i piedi è solo un ricordo lontano. Le poesie di questo libro sono frammenti di una ricerca incessante, di una lotta silenziosa contro l’assenza di significato, che si traduce in versi tanto intensi quanto dolorosi. Ogni parola è un sussurro che riflette il vuoto, un’eco che risuona nell’infinito mentre la poetessa naviga tra le tenebre della sua esistenza.In queste pagine non c’è spazio per le certezze o per la redenzione, ma piuttosto per la consapevolezza che, nel dolore e nel disincanto, si può ancora trovare una forma di bellezza. Senza dio, senza terra è un libro che non offre risposte facili, ma invita il lettore a immergersi nelle sue ombre, a percepire la profondità di ogni silenzio, a sentire la forza della sua fragilità. È una riflessione sullo smarrimento, sul desiderio di appartenenza, ma anche sulla capacità di essere, nonostante tutto, liberi. Una poesia che scuote, che ferisce, ma che lascia nel cuore una verità nuda e inevitabile: l’umanità nella sua pura essenza è fatta di lotta, di resistenza e, soprattutto, di poesia.Copyright Marcella Boccia Kunst
  • DANZA DI OMBRE SENZA CORPO (Marcella Boccia)
    Feb 22 2025
    DANZA DI OMBRE SENZA CORPO (Marcella Boccia)

    Senza corpo, senza voce,
    le ombre danzano in un abisso silenzioso,
    al ritmo di una musica che nessuno può udire,
    che nasce dalla rottura di un sogno,
    dal vuoto che ha inghiottito la carne e l’anima.
    Ogni passo è un sussurro nel nulla,
    ogni movimento un ricordo che svanisce
    prima di essere afferrato.
    Le loro forme fluttuano nell'aria,
    senza peso, senza radici,
    sospese tra il prima e l’oltre,
    tra il tutto e il niente.
    Sono i resti di ciò che siamo stati,
    di ciò che avremmo potuto essere
    se avessimo avuto il coraggio
    di guardare negli occhi il nostro destino.
    La danza è lenta,
    una coreografia di solitudine e tormento,
    dove le ombre si intrecciano e si separano,
    si sfiorano senza mai toccarsi.
    Non c’è carne a toccare la carne,
    non c’è calore a scaldare la pelle,
    solo il freddo abbraccio dell'assenza,
    la vuota ripetizione di un passo senza scopo.
    Eppure, in questa danza immobile,
    c'è qualcosa che brucia,
    un desiderio che non muore,
    un urlo che non può essere udito.
    Forse è la speranza,
    forse è la disperazione
    che cerca di dar forma a ciò che non esiste,
    di inseguire una libertà che non sarà mai raggiunta.
    Siamo tutti ombre ora,
    ombre di un mondo che ci ha dimenticato,
    che ha sbiadito i contorni della nostra umanità.
    Eppure danziamo,
    perché non sappiamo fare altro.
    Senza corpo, senza casa,
    senza dio, senza terra,
    danzano le ombre,
    sperando di sfuggire all'eterno ritorno
    del nulla.
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    3 Min.
  • IL RESPIRO DELL’UMANITÀ PERDUTA (Marcella Boccia)
    Feb 22 2025
    IL RESPIRO DELL’UMANITÀ PERDUTA (Marcella Boccia)

    Nel respiro dell’umanità,
    persa tra le rovine del suo stesso cuore,
    c’è un sussurro che si spegne,
    un sogno che svanisce senza lasciare traccia.
    I volti, una volta pieni di speranza,
    ora si confondono con il grigio delle nuvole,
    mentre il vento, silenzioso e crudele,
    soffia via le parole che nessuno ascolta più.
    Abbiamo dimenticato le promesse,
    le mani tese verso un futuro migliore,
    le anime che sognavano di danzare
    sotto cieli puri e inviolati.
    Ora, camminiamo nel buio,
    attraverso strade di cemento e morte,
    dove l’unico respiro che resta
    è quello di un mondo che non sa più respirare.
    Ogni respiro è un grido soffocato,
    ogni battito del cuore un ricordo di ciò che eravamo,
    quando la terra era viva sotto i nostri piedi
    e l’amore era più di un’illusione.
    Ora, il nostro respiro è vuoto,
    perché non c’è più aria che ci possa salvare,
    e le mani che una volta toccavano il cielo
    sono ora vuote,
    stanche,
    ferme.
    Siamo l’eco di una grande perdita,
    un’umanità che ha smarrito la sua strada,
    che ha perso il suo senso,
    che ha distrutto la terra e se stessa
    nella follia di un progresso cieco.
    E ora, il respiro che ci rimane
    è quello dell’umanità perduta,
    un respiro che non troverà mai pace,
    né redenzione,
    né ritorno.
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    2 Min.
  • ABBRACCIO DELLA SOLITUDINE (Marcella Boccia)
    Feb 21 2025
    ABBRACCIO DELLA SOLITUDINE (Marcella Boccia)

    Nel silenzio che avvolge le mie ossa,
    la solitudine mi stringe come una madre,
    fredda e impietosa,
    ma anche l’unica che non mi tradisce.
    Le voci del mondo si spengono,
    e in quel vuoto,
    trovo un rifugio che non è dolce,
    ma necessario.
    Ogni passo è un eco di me stessa,
    un ricordo di ciò che ero e che non sono più,
    un’impronta lasciata su terreni sterili
    dove nessun seme crescerà.
    Eppure, cammino.
    Solitaria,eppure non solitaria,
    perché dentro di me porto
    ogni lacrima versata da chi è andato via,
    ogni parola non detta,
    ogni sogno distrutto.
    L’abbraccio che mi offre la solitudine
    è un’ombra che non mi lascia mai,
    eppure, stranamente,
    è quello che mi fa sentire viva.
    La mia anima si nutre del suo abbraccio
    come di un veleno dolce,
    e quando le forze mi abbandonano,
    è lei che mi tiene in piedi,
    un corpo che non ha scopo,
    ma che non si piega.
    La solitudine non è una condanna,
    è una compagna che conosce il mio nome
    e il mio dolore più di quanto io stessa sappia.
    E mentre il mondo si perde nelle sue illusioni,
    io resto qui,
    in questo abbraccio che mi strazia,
    ma che in qualche modo mi tiene ancorata,
    a un’esistenza che non ha risposte,
    ma che continua a battere,
    nonostante tutto.
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    2 Min.
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